PATTERN 3D

ARTE | DONALD JUDD

Donald Judd (1928-’94) è una figura di riferimento nella storia dell’arte americana del dopoguerra. Dal 1964 coinvolge nel processo creativo fabbricanti di lamiera per la realizzazione dei suoi lavori in ferro zincato, alluminio e acciaio inox, eliminando dallo studio dell’artista qualsiasi esecuzione pratica. Questa scelta ha avuto una grande importanza per la generazione di artisti concettuali: le idee possono esistere come arte indipendentemente dalla loro materializzazione.
Le “Progressioni” si basano sul ritmo geometrico e cromatico: elementi scatolari verniciati con colori assai accesi e contrastanti, connessi fra loro lungo i risvolti. Anche questi ultimi partecipano all’espressività dell’artefatto.

I volumi cromatici sono installati direttamente sul pavimento, poiché Judd considerava lo spazio stesso un’entità altrettanto essenziale quanto le superfici industrializzate con cui sono costruiti i suoi oggetti.
Al Moma di New York è in programma una mostra monografica per il 2020.

L’ESTATE IN CASA

INTERIOR | TERESA SAPEY

In un edificio costruito dai pirati a Palma de Mallorca nel XVI secolo, la designer e artista Teresa Sapey ha ricavato la propria casa di vacanza.

Da un lato, la proprietaria ha rispettato la struttura preesistente (specialmente gli spazi a doppia altezza) ma il restyling, dall’altro, è un vero e proprio omaggio all’isola di Mallorca e ai suoi colori mediterranei: il giallo acido dei limoni e del sole; i blu che richiamano sia il mare che il cielo; e le sfumature verdi tipiche della foresta presente all’interno dell’isola.

Uno degli elementi rappresentativi è il sole giallo brillante che è stato dipinto su una delle pareti principali, che invece è sui toni dell’azzurro. Gli fa eco il divano in velluto, mentre i tavolini e il tappeto rispecchiano la palette del cielo.

La Sapey interviene con una vera e propria installazione pittorica site specific, senza tuttavia soffocare l’atmosfera allegra e amichevole dell’intero spazio.

COLORI IN CONTROLUCE

LIGHTING | JORDI CANUDAS

Per un designer, gestire il colore abbinato alla luce è un’operazione assai difficile. Al contrario, per Jordi Canudas, designer di Barcellona, ciò rappresenta una sfida, una materia nuova, un orizzonte espressivo da conquistare.

Lo dimostra la collezione di lampade Dipping, prodotte da Marset. Canudas adotta una forma elementare: un cilindro in ottone spazzolato sormontato da una sfera in vetro, colorata con tre gradazioni di una stessa tinta. La calotta opalina rimane rivolta al piano di riflessione: il tavolo, il muro (nel caso dell’applique) o verso il basso nel caso della sospensione.

La distribuzione cromatica è perfetta, pur nel mix tra la tecnologica della struttura e l’artigianalità del diffusore. Ed è anche riuscitissima la sintesi tra una visione contemporanea del design e l’espressività della tradizione catalana.

SHOCKING MIAMI

DESIGN | VERSACE

Colori esplosivi per la Home Collection di Versace. In occasione della design week 2019 di Milano, nel quadro degli eventi fuorisalone, la griffe della medusa ha puntato sulla carica dell’emozione cromatica. Le tinte al neon, tipiche degli edifici déco di Miami, si sommano alle forme baroccheggianti tipiche della linea d’arredo della Medusa.

Nel cortile dell’headquarter di via Gesù, la mitica Donatella ha voluto un’installazione organizzata secondo le specializzazioni delle parti domestiche, differenziando i colori dominanti: rosa Barbie per la camera da letto, verde per il soggiorno e azzurro per la zona pranzo.

Tra i dettagli ricordiamo le palme (vere), la moquette in multi-fantasia che collega le diverse piattaforme, i tessuti lurex e le pedane girevoli a forma di stella che espongono la poltrona iconica in plastica.

Un’atmosfera decisamente audace, psichedelica, che strizza l’occhio alla discoteca anni ’80. Con una palette che non concede mezze misure.

FACCIATA DIGITALE

ARCHITETTURA | MELBOURNE

Di recente, a Melbourne (Australia) è stato completato un edificio a torre destinato a diventare iconico sia per il luogo (Swanston Square, da cui l’intervento prende il nome) sia per la Fairview, l’azienda specializzata in progettazione, produzione e posa di sistemi di facciata.

L’immagine generale della facciata è riconducibile alla soluzione del fuori-scala. Si è optato per una grafica astratta, slegata dal ritmo dei piano e della aperture. Anzi, i parapetti delle balconate continue sono semplicemente i supporti dei pannelli metallici colorati che, nell’insieme, formano dei motivi di chiara derivazione organico-digitale.

Insolita è anche la preminenza del nero che fa da sfondo alle chiazze concentriche dai colori vivaci, presenti in 18 tonalità.

Un audace messaggio urbano, capace di conferire una forte identità a un tessuto di espansione, terreno di sperimentazione architettonica.

IL FESTIVAL DEL COLORE

ARTE | COACHELLA

Innanzitutto musica, ma anche moda, arte, design e tanta, tanta amicizia. Questi sono gli ingredienti di Coachella Valley Music and Arts Festival, che si è svolto lo scorso aprile, come accade da vent’anni in qua, nell’Empire Polo Field di Indio, in California.
La manifestazione, che attira un pubblico enorme e prevalentemente giovane, è l’incubatore di nuove tendenze: sotto l’egida della musica alternative ed elettronica, si sperimentano nuovi linguaggi trasversali e multidisciplinari.

Le installazioni artistiche del 2019 sono state concepite e realizzate nel segno del colore, con potenza visiva sia di giorno che di notte. La più “virale” è certamente Sarbalé Ke, l’aggregato di gigantesche strutture tronco-coniche progettate da Francis Kéré, con squame rosa, arancio e blu.
Le tinte arcobaleno caratterizzano invece Spectra la torre cilindrica con cui Newsubstance ha voluto esplorare il rapporto tra la luce e paesaggio nel contesto del festival.

Perfetto sia per la sosta che per i selfie, Colossal Cacti, di Office Kovacs: una piantagione di cactus geometrici, di ispirazione pop-postmoderna.

COME UN LOMBRICO COLORATO

DESIGN | BLÅ STATION

La tipologia non riveste alcun carattere di novità, anzi… L’aggregazione lineare (e teoricamente illimitata) di moduli imbottiti rappresenta, per il divano Bob, una soluzione tipica di alcune proposte italiane degli anni ’60 (Zanuso, Boeri, ecc.). Tuttavia, questo modello disegnato da Stefan Borselius e Thomas Bernstrand riattualizza il concetto del divano estensibile a piacere introducendo una comportamentalità nuova. Oltre a stabilirne con precisione la lunghezza, il cliente può giocare liberamente sulla combinazione cromatica del rivestimento tessile.

Nelle foto è riportata la versione “Airport”, senza braccioli, che appare più essenziale e schematica di quella pensata per l’ambiente domestico.

La Blå Station, l’azienda svedese che produce il modello, mette a disposizione una gamma estesissima sia di soluzioni geometriche (raccordi, ecc.) che di colori. Questi ultimi, guarda caso, sono proprio NCS!

LE VELE ORIGAMI

ARCHITETTURA | TEXAS

Il complesso architettonico del Westside Natatorium di El Paso (Texas) si presenta come un aggregato di volumi schematici e austeri, con rivestimento grigio, dove la funzione prevale sulla ricerca formale.
Per contrappuntare questo rigore, i progettisti (Marc Fornes + Theverymany) hanno deciso di creare, all’esterno, un elemento accattivante e scenografico, con valenza quasi emozionale.

L’ingresso viene enfatizzato da una pensilina sinusoidale a tre ali che, come un veliero colorato, accoglie gli utenti, diventando così la parte caratterizzante del centro sportivo.

Il manufatto, dotato di forte tridimensionalità, è costituito dall’assemblaggio di moduli metallici, con l’effetto finale di un origami. Questi sono verniciati in azzurro e giallo, a scacchiera. I punti di appoggio sono plinti di cemento fruibili come panchine.

Un pattern optical, decisamente dinamico, metafora del mare.

RAGNATELE ARCOBALENO

ARTE | GABRIEL DAWE

Gabriel Dawe è nato a Città del Messico, dove è cresciuto circondato dall’intensità e i colori della tradizione messicana. Dopo aver lavorato come graphic designer, si trasferisce a Montreal, in Canada, nel 2000, dove comincia a sperimentare e a creare opere d’arte, arrivando a esplorare i tessuti e il ricamo. In breve tempo, il lavoro di Dawe si è evoluto nella creazione di installazioni di grandi dimensioni con il filo da cucito.

Tra il 2010 e il 2016 dà vita al ciclo di installazioni denominate “Plexus”, che si presentano come ragnatele intricate ma ordinate geometricamente, audaci e delicate allo stesso tempo. Mentre appaiono eteree e impalpabili sul piano fisico, sono accattivanti ed energiche su quello visivo grazie all’impiego costante delle tinte arcobaleno.

Nella loro semitrasparenza, quei vortici intrattengono con lo spazio preesistente un rapporto complesso, che apre nuove modalità di percezione e di esperienza visiva, anche in relazione alle diverse tipologie di luce.

MAGLIERIA MAGICA

MODA | MISSONI HOME

Per la settimana del design di Milano (9-14 aprile), Missoni ha voluto un’installazione singolare nel proprio showroom, curata da Alessandra Roveda.

L’ambientazione è consistita in un interior ricoperto in ogni sua parte di maglia variopinta, con un esito a dir poco magico, fiabesco e anche un po’ naïf.
Straordinario saggio d’arte e artigianalità, il lavoro della Roveda ridisegna e reinventa lo spazio cosi come la consistenza e la concezione degli elementi d’arredo, trasformando l’habitat in un’esperienza avvolgente e coinvolgente, sensuale, colorata e morbida, che assegna alla maglia il ruolo di assoluta protagonista.

Secondo la pratica artistica dello yarn bombing, trasforma il crochet in un’affascinante onnicomprensiva veste delle cose, un trait-d’union tra passato e futuro, rendendo evocativa e al tempo stesso imprevedibile, aliena e unica la fisionomia di mobili della memoria, comuni oggetti d’affezione come divani, letti, poltrone, libri, librerie, orologi a pendolo e molto altro ancora.