UNA CARTOLINA GUSTOSISSIMA

INTERIOR | SARAH CARPENTER

Una ventata di allegria nel West Village di NYC: una panetteria che sembra deliziosa come i dolci che prepara. Postcard Bakery presenta una sensibilità di design stravagante e di ispirazione retrò che trae ispirazione dalle cartoline d’epoca giapponesi e dalle opere d’arte dell’era Taisho degli anni ’20. Lo spazio è intimo, decadente e vibrante, frutto della combinazione di toni pastello, ricchi motivi decorativi e forme old fashion.

Il design di Sarah Carpenter fonde il fascino retrò asiatico con un tocco metropolitano, rendendo ogni visita un’esperienza “dolce”.

L’area salotto, caratterizzata da panche morbide e trapuntate, è composta da tenui tonalità di pesca crema e giallo burro. Le piastrelle in marmo dorato del pavimento enfatizzano ulteriormente la morbidezza e si riflettono giocosamente nella vetrina lucida dei dolci.

Dalle tonalità pastello al rosso vermiglio fiammante, la sua visione per questo spazio è un vivace allontanamento dal minimalismo.

 

A delicious postcard – A breath of joy in NYC’s West Village: a bakery that looks as delicious as the pastries it makes. Postcard Bakery features a whimsical, retro-inspired design sensibility inspired by vintage Japanese postcards and 1920s Taisho-era artwork. The space is intimate, decadent, and vibrant, combining pastels, rich patterns, and old-fashioned shapes.

Sarah Carpenter’s design blends retro Asian charm with a metropolitan edge, making every visit a “sweet” experience.

The seating area, featuring soft, tufted banquettes, is composed of soft hues of creamy peach and buttery yellow. The gold marble floor tiles further emphasize the softness and are playfully reflected in the glossy display case of pastries.

From pastels to fiery vermilion, her vision for the space is a vibrant departure from minimalism.

IL RITORNO DELL’ORGANICISMO

FURNITURE | MERITALIA

La collaborazione tra Meritalia e Misha Kahn ha portato alla creazione di “Morphologica”, una serie di pezzi che sfidano le convenzioni dell’arredo tradizionale. Questi lavori esplorano nuovi linguaggi nel design. Attraverso questa partnership, il giovane artista statunitense propone un dialogo tra le sensibilità innovative di Meritalia e la sua visione unica.

La collezione Morphologica, presentata al Salone del Mobile 2024, comprende un divano e una poltrona, entrambi ispirati alle forme organiche.

Maestro dell’anticonformismo, Kahn sorprende il pubblico con forme insolite e associazioni di colori potenti, nonché attraverso un uso audace dei materiali. Egli precisa che i divani «sono fatti di forme impossibili, proprio come le montagne russe». In realtà, è lo stesso artista a ricondurre le forme del divano all’anatomia interna umana… con i vari organi distinguibili solo attraverso il colore.

 

The return of organicism – The collaboration between Meritalia and Misha Kahn has led to the creation of “Morphologica”, a series of pieces that challenge the conventions of traditional furniture. These works explore new languages in design. Through this partnership, the young American artist proposes a dialogue between Meritalia’s innovative sensibilities and his unique vision.

The Morphologica collection, presented at the Salone del Mobile 2024, includes a sofa and an armchair, both inspired by organic forms.

A master of nonconformism, Kahn surprises the public with unusual shapes and powerful color combinations, as well as through a bold use of materials. He specifies that the sofas “are made of impossible shapes, just like roller coasters”. In fact, it is the artist himself who traces the shapes of the sofa back to the internal human anatomy… with the various organs distinguishable only through color.

LA SCALA CHE ESPLODE

ARCHITECTURE | ROOYDAAD ARCHITECTS

La Paakat Residence a Isfahan (Iran) trae ispirazione dall’architettura tradizionale della regione, in particolare dal concetto di case avvolte attorno a cortili centrali. I progettisti rivitalizzano il tradizionale concetto di “sibe”, uno spazio intermedio recintato, trasformandolo verticalmente in una scala che collega le unità abitative. La scala si trova nel vuoto tra i due volumi che compongono l’edificio, a cielo aperto. Il blu vibrante accentua corridoi, scale e dettagli interni, creando un aspetto audace. Il cortile centrale, assai artificioso, e le terrazze consentono l’illuminazione naturale e offrono spazi per le interazioni, sfidando le rigide normative della città.

Questa soluzione rafforza i legami tra vicini e integra spazi pubblici e privati. Gli elementi blu simboleggiano il cielo, una connessione metaforica e letterale all’apertura che un tempo fornivano gli spazi abitativi tradizionali.

 

The exploding staircase – The Paakat Residence in Isfahan, Iran, draws inspiration from the region’s traditional architecture, particularly the concept of houses wrapped around central courtyards. The designers revitalize the traditional concept of a “sibe,” an enclosed intermediate space, transforming it vertically into a staircase that connects the residential units. The staircase sits in the void between the two volumes that make up the building, open to the sky. Vibrant blue accents the corridors, stairs, and interior details, creating a bold look. The highly artificial central courtyard and terraces allow natural lighting and provide spaces for interaction, challenging the city’s rigid regulations.

This solution strengthens the bonds between neighbors and integrates public and private spaces. The blue elements symbolize the sky, a metaphorical and literal connection to the openness that traditional living spaces once provided.

BAMBINI SUPER-ECOLOGICI

ARCHITECTURE | MVRDV

Come si riduce tangibilmente la riduzione delle emissioni di carbonio? Ecco la soluzione: lo Shenzhen Women & Children’s Centre.

L’intervento dello studio MVRDV consiste nella trasformazione di una vecchia torre (costruita nel 1994) a uso misto in un grattacielo vivace e colorato che ospita un hotel e una vasta gamma di strutture per il benessere di donne e bambini. Attraverso il mantenimento della struttura originale, è stato possibile prevenire emissioni di carbonio di proporzioni enormi.

Ma anche il design degli spazi interni è diretto a ridurre le emissioni operative dell’edificio. Una griglia di telai esterni multicolori aumenta la profondità della facciata di un metro, il che riduce la radiazione solare in estate del 43%, mentre le finestre apribili riducono l’uso dell’aria condizionata.

Sia dentro che fuori, il colore rivoluziona il modo di vivere l’ambiente collettivo e partecipa a una vasta strategia ambientale.

 

Super-ecological children – How do you tangibly reduce carbon emissions? Here is the solution: the Shenzhen Women & Children’s Centre.

The intervention by MVRDV consists of transforming an old mixed-use tower (built in 1994) into a lively and colorful skyscraper that houses a hotel and a wide range of facilities for the well-being of women and children. By maintaining the original structure, it was possible to prevent carbon emissions of enormous proportions.

But the design of the interior spaces is also aimed at reducing the operational emissions of the building. A grid of multicolored external frames increases the depth of the façade by one meter, which reduces solar radiation in summer by 43%, while the opening windows reduce the use of air conditioning.

Both inside and out, color revolutionizes the way of experiencing the collective environment and participates in a broad environmental strategy.

L’INTONACO COME TELA

WALL ART | BETTY LARKIN

Nella header della sua pagina Instagram lei si definisce “designer”, ma noi che la seguiamo da tempo siamo propensi a riconoscere i suoi lavori come vere e proprie installazioni artistiche.

Betty Larkin intrattiene con le superfici murarie un rapporto simbiotico, sia che si trovino all’esterno sia che siano al chiuso, indipendentemente dalle rispettive dimensioni.

Le sue opere consistono in griglie geometriche attraversate da linee aspre e irregolari, che sembrano i margini di fogli strappati.

I campi così definiti vengono riempiti di colore fino a comporre delle palette molto sofisticate, ricche di nuance ma sempre molto coerenti e armoniche.

Gli interventi dell’artista californiana sono indifferenti alla conformazione liscia o ruvida del supporto edilizio, ma rappresentano vere e proprie sovrapposizioni poetiche in grado di conferire ai micro-paesaggi una forte personalità.

 

Plaster as canvas – In the header of her Instagram page she defines herself as a “designer”, but we who have been following her for a long time are inclined to recognize her works as true artistic installations.

Betty Larkin maintains a symbiotic relationship with wall surfaces, whether they are outdoors or indoors, regardless of their respective dimensions.

Her works consist of geometric grids crossed by rough and irregular lines, which look like the edges of torn sheets of paper.

The fields thus defined are filled with color to compose very sophisticated palettes, rich in nuances but always very coherent and harmonious.

The interventions of the Californian artist are indifferent to the smooth or rough conformation of the building support, but represent true poetic superimpositions capable of giving the micro-landscapes a strong personality.

ROLLING ART

PUBLIC SPACE ART | ELTONO

A quanto pare, il clima olimpico si è propagato nell’intero territorio parigino. Modo n. 59 è la più recente installazione (“generative painting”) a firma di Eltono, uno degli artisti più brillanti sul fronte della street art. A Meudon, cittadina della banlieue sudoccidentale della capitale, è stato appena completato lo skatepark frutto di una sinergia tra istituzioni ed enti pubblici.

L’assetto della pista, particolarmente ampia, si presenta come un sistema articolato e diffuso. Sui trampolini, il cemento armato a vista si alterna con delle zone sottoposte a “decorazione”,

dove è il legame tra geometria e colori brillanti a dominare la scena ricreativa.

L’artista, classe 1975 con decennale esperienza a Madrid, non si dilunga in concettualizzazioni: è la sua opera a parlare grazie all’interazione con i ragazzi. Anzi, più che di “public art”, potremmo parlare di arte per la quotidianità.

 

Rolling Art – It seems that the Olympic climate has spread throughout the Parisian territory. Modo n. 59 is the most recent installation (“generative painting”) by Eltono, one of the most brilliant artists on the street art front. In Meudon, a town in the southwestern banlieue of the capital, the skatepark has just been completed, the result of a synergy between institutions and public bodies.

The layout of the track, particularly large, presents itself as an articulated and widespread system. On the trampolines, exposed reinforced concrete alternates with areas subjected to “decoration”,

where the link between geometry and bright colors dominates the recreational scene.

The artist, born in 1975 with decades of experience in Madrid, does not dwell on conceptualizations: it is his work that speaks thanks to the interaction with the kids. Indeed, rather than “public art”, we could talk about art for everyday life.

IL BOTTONE PROGETTATO

FURNITURE | KAOI

«Il nostro processo creativo inizia sempre con l’esplorazione di linee liberatorie, promuovendo creatività sconfinata e possibilità inesplorate. In un mondo saturo di luoghi comuni».

Attraverso queste parole, Kaoi, giovane marchio d’arredo tailandese, traccia le linee guida del proprio design, che vuole posizionarsi all’intersezione tra divertimento e comfort. Ma soprattutto il loro «obiettivo principale ruota attorno all’incoraggiamento del coinvolgimento attivo con il design. Aspiriamo a dare potere agli utenti affinché siano orgogliosi di far parte del processo creativo, assicurandoci che gli oggetti che portano nelle loro case diventino un’estensione delle loro personalità uniche. Questa filosofia è racchiusa nel nostro motto “Progettato per essere progettato”, che riflette la nostra convinzione che i design e le possibilità siano davvero illimitati». Lo sgabello Bjorn non corrisponde in pieno a questa visione?

 

The designed button – «Our creative process always begins with the exploration of liberating lines, promoting boundless creativity and unexplored possibilities. In a world saturated with clichés».

Through these words, Kaoi, a young Thai furniture brand, traces the guidelines of its design, which aims to position itself at the intersection of fun and comfort. But above all, their «main goal revolves around encouraging active engagement with design. We aspire to empower users to be proud to be part of the creative process, ensuring that the objects they bring into their homes become an extension of their unique personalities. This philosophy is encapsulated in our motto “Designed to be designed”, which reflects our belief that designs and possibilities are truly limitless». Doesn’t the Bjorn stool fully correspond to this vision?

UN SOFFITTO CREMOSO

RETAIL | ARCH&TYPE

Il nuovo punto vendita di Blue Table Chocolates, marchio di spicco nel settore del cioccolato, celebra l’artigianato locale a tutto campo, dallo stesso cioccolato alla manifattura d’arredo locale.⁠

Siamo a Buffalo, nello stato di New York. L’interno di di questo nuovo negozio è il risultato della collaborazione di professionisti locali che hanno contribuito, con le rispettive, competenze alla realizzazione di uno spazio assai coinvolgente. Il design di Arch&Type si ispira al movimento del cioccolato fuso che scorre. Insomma, viene celebrato il processo di lavorazione piuttosto che il prodotto finito.

L’atmosfera calda e accogliente deriva da una tavolozza di tenui colori di rovere bianco opaco, bilanciata da una delicata vernice a calce, grandi pavimenti in cemento marmorizzato, metallo a specchio e lo scenografico soffitto dorato, realizzato in legno fresato.

 

A creamy ceiling – The new store of Blue Table Chocolates, a leading brand in the chocolate sector, celebrates local craftsmanship across the board, from the chocolate itself to the local furniture manufacturing.

We are in Buffalo, New York. The interior of this new store is the result of the collaboration of local professionals who have contributed, with their respective skills, to the creation of a very engaging space. The design by Arch&Type is inspired by the movement of flowing melted chocolate. In short, the process is celebrated rather than the finished product.

The warm and welcoming atmosphere comes from a palette of soft colors of matte white oak, balanced by a delicate lime paint, large marbled concrete floors, mirrored metal and the spectacular golden ceiling, made of milled wood.

TEMPLI DI TERRACOTTA

ARCHITECTURE | ARCHITECTURE COYOTE

Una configurazione sapiente e giocosa di volumi interconnessi crea un’alternanza tra pieni e vuoti, tra colore e ombra. Nella città messicana di Tulum, nella penisola dello Yucatan, è stato appena inaugurato Tulix, un complesso di 39 abitazioni unifamiliari, disposte in due file parallele a volumi sfalsati, caratterizzato da ventilazione incrociata e da un’efficace illuminazione naturale.

Questa composizione scultorea, a firma dello studio Architecture Coyote, è definita da un rivestimento tradizionale locale, il “chukum”, una miscela di resina dell’albero omonimo con cemento e calcare, che conferisce al progetto una propria identità.

I volumi sono molto lineari e monolitici, ma il color terracotta crea un clima visivo accogliente e sereno, in un gioco di delicati chiaroscuri, di spazi stratificati, cui partecipano vasche d’acqua e vegetazione autoctona, a proseguimento della giungla adiacente.

 

Terracotta temples – A clever and playful configuration of interconnected volumes creates an alternation between full and empty spaces, between color and shadow. In the Mexican city of Tulum, on the Yucatan peninsula, Tulix, a complex of 39 single-family homes has just been inaugurated, arranged in two parallel rows with staggered volumes, characterized by cross ventilation and effective natural lighting.

This sculptural composition, designed by the Architecture Coyote studio, is defined by a traditional local covering, the “chukum”, a mixture of resin from the tree of the same name with cement and limestone, which gives the project its own identity.

The volumes are very linear and monolithic, but the terracotta color creates a welcoming and serene visual climate, in a play of delicate chiaroscuro, of layered spaces, in which pools of water and native vegetation participate, as a continuation of the adjacent jungle.

 

SONNO IMMERSIVO

INTERIOR | MIHAIL KURNOSOV

Nella scena del design russo contemporaneo, una delle figure di maggior rilievo è quella di Mihail Kurnosov, i cui progetti vengono segnalati dai principali media locali.
Sul fronte dell’interior, le stereometrie di sua creazione sono essenziali, limpide, armoniche. Ma linee e volumi non bastano per definire degli spazi solenni. Kurnosov concepisce la scena come una realtà integrata al colore, che si rivela un protagonista irrinunciabile. Il designer punta sulla tinta unita e raggiunge sempre effetti unitari, perfino immersivi. E impiega colori intensi, avvolgenti, totalizzanti che non lasciano margini per altre presenze decorative.
È il caso di questa camera da letto disegnata per un appartamento a Minsk, capitale della Bielorussia. Un rosso cupo, lievemente flesso verso l’arancio, riveste qualunque tipo di materiale con qualunque tecnica di posa: laccatura, idropittura e tintura tessile.

 

Immersive sleep – In the contemporary Russian design scene, one of the most prominent figures is Mihail Kurnosov, whose projects are reported by the main local media.
On the interior front, the stereometries of his creation are essential, clear, harmonious. But lines and volumes are not enough to define solemn spaces. Kurnosov conceives the scene as a reality integrated with color, which proves to be an essential protagonist. The designer focuses on solid colors and always achieves unitary, even immersive effects. And he uses intense, enveloping, all-encompassing colors that leave no room for other decorative presences.
This is the case of this bedroom designed for an apartment in Minsk, the capital of Belarus. A dark red, slightly leaning towards orange, covers any type of material with any laying technique: lacquering, water-based paint and textile dyeing.