CANYON ARCOBALENO

ARCHITETTURA | SINGAPORE

La volumetria della Nanyang Primary School, appena completata a Singapore su progetto di Studio 505, si basa su due corpi allungati e paralleli, tra i quali si forma un percorso pedonale interno, che funge simultaneamente da spazio di aggregazione e di distribuzione.

La soluzione della facciata a strisce multicolor orizzontali, già presente verso la strada, si ripropone anche sui fronti del percorso privato, ma con un effetto visivo molto più dirompente e sofisticato.

Il gioco prospettico è amplificato dalla corsa delle stesse strisce, che corrono ininterrotte per tutto lo spazio a cielo aperto. E la curva intermedia contribuisce alla dinamicità di questa scena lineare.

Sono presenti tantissime tinte di ogni range cromatico (peraltro in versioni prevalentemente sature), ma non vi è alcun accumulo casuale: esse sono accostate e alternate con particolare cura, tanto da formare una percezione armonica sia nella visione generale sia isolando singole porzioni del rivestimento.

RELAZIONI CROMATICHE

NCS | FUORISALONE MILANO 2019

Un’esperienza particolarmente gratificante quella vissuta da NCS Colour Centre Italia durante la Design Week di Milano (9-14 aprile): il primo evento fuorisalone dell’azienda italiana, che ha preso le forme di un’installazione artistica con un protagonista indiscusso: il colore.

Sotto la direzione artistica di Gianluca Sgalippa, sono stati esposti i 15 lavori vincitori del nostro contest permanente Colour Match, che dalla versione digitale sono stati trasposti alla versione pittorica e ordinati, nell’allestimento, come veri e propri quadri.

L’evento ha rappresentato anche un’occasione per confrontare tanti approcci al mondo del colore e della sensibilità individuale verso un tema che, nel mondo del progetto, ha avuto fortune e importanza alterne.

Le magiche relazioni tra geometria e colore sono espresse da 15 pannelli coloratissimi. Pattern decorativi? Opere pittoriche? Grafiche astratte? Studi cromatici? Chissà… Tanti “match” che, combinati insieme davanti ai nostri occhi, formano una vera e propria galassia armonica.

CARTOLINA DAI TETTI

ARCHITETTURA | SHENZHEN

Questo intervento cromatico è documentato da questa unica foto tratta da Instagram. Oltretutto non si conosce il nome del progettista (semmai ve ne sia uno) e nemmeno la collocazione topografica nel tessuto di Shenzhen, megalopoli cinese confinante con Hong Kong. In questo caso, ci dobbiamo accontentare di uno scatto anonimo e divertente.

La sommità di un gruppo di edifici residenziali (uguali fra loro) è stata tinteggiata con colori differenti, a voler determinare la riconoscibilità di ciascuno rispetto agli altri. Curiosamente, è stata riportata anche una numerazione progressiva a grandi caratteri bianchi, quasi a riproporre, sotto il cielo, la numerazione civica normalmente presente a livello stradale.

Non capiamo il motivo di questa scelta, ma è come questa implicasse l’esistenza di punti di osservazione più alti, rispetto ai quali creare un fattore di orientamento.

IMMERSIONE PINK

INTERIOR | UTKAN GUNERKAN

Utkan Gunerkan è un architetto turco che vive e lavora a Milano. Recentemente, nel curare il restyling di una villa messicana, ha curato che anche l’immagine del bagno risultasse potente.

Per questo obiettivo ha seguito una ricetta molto precisa: portare le forme a un livello estremo di semplicità – a dire il vero ai confini con la banalità – a favore di scelte cromatiche dirompenti e coraggiose.

Pavimento e pareti (fino a una certa quota) in piastrelle rosa: tipologia tradizionalissima, ma in rosa super-cromatico. La parte superiore dei muri è tinteggiata in verde pallido, tinta opponente e nuance opposta alla superficie sottostante.

Ci pensano rubinetteria, lampade e specchio a imprimere alla stanza (peraltro molto ampia) un tocco di preziosità borghese grazie all’uso dell’ottone spazzolato; lo stesso effetto dorato che ritroviamo all’esterno dei lavabi a forma di conchiglia.

IL NASTRO CHE CORRE

ARTE | REMI ROUGH

Tra arte e spazio urbano, l’osmosi è sempre più viva. Non solo in termini contemplativi e simbolici, ma anche nel senso dell’interazione dinamica.

Remi Rough è uno street artist londinese che interviene sulla scena metropolitana con segni energici, capaci di rimettere in discussione la percezione del paesaggio artificiale.

In occasione di Art Basel 2018 di Hong Kong, Remi Rough ha realizzato un nuovo intervento all’interno della Quarry Bay Station di Hong Kong. L’opera, intitolata “Morning Dynamics”, riguarda banchine e corridoi sotterranei, che l’artista riveste con composizioni astratte e concatenate tra loro. Sui pannelli, le geometrie iconiche di Rough: figure astratte simili a nastri piegati, con colori accesi e angoli acuti.

Attraverso questo lavoro, l’autore riflette sull’interazione tra spazio e persone. Il gioco asimmetrico e dinamico delle forme reinterpreta il movimento dei passeggeri che ogni giorno usano e attraversano l’infrastruttura.

L’INGRANAGGIO SOSTENIBILE

ARCHITETTURA | GÖTEBORG

L’edificio, a destinazione uffici, si presenta come un tronco di cono rovesciato, con la superficie a zig-zag. In virtù di quest’ultima soluzione, è stato ribattezzato “the cog” (“l’ingranaggio”, “kuggen” in svedese). Si trova alla periferia di Göteborg ed è stato progettato da Winngårdh Arkitektkontor.

L’area di Lindholmsplatsen, in fase di forte espansione, trae da questo intervento un forte impulso identitario. Circondato da un’edilizia lineare e anonima, esso è diventato quasi un simbolo della scena pubblica, ma anche un esempio di architettura sostenibile: i pannelli solari, integrati nel rivestimento, rendono autonomo a livello energetico.

I “denti” del corpo di fabbrica appaiono ancora più aguzzi per via delle finestre triangolari. Il manufatto appare come un elemento visivamente dinamico, grazie alla geometria complessa ma soprattutto per la palette cromatica. I progettisti hanno deciso di alternare rosso, arancio e rosa (tutti decisamente saturi), rompendo il pattern, qua e là, con accenti verde chiaro.

INVERNO SATURO

FASHION | PREVIEW FW 2019-20

L’uso del colore è una costante della moda, specialmente femminile. Anche se più presente sulle passerelle che nella vita reale, esso non finisce di mostrare dimostra la propria efficacia espressiva: una nuance precisa e sofisticata può “nobilitare” anche un modello particolarmente banale o tradizionale.

Colours.it ha buttato lo sguardo sulle sfilate di Parigi per l’autunno-inverno 2019, registrando soluzioni cromatiche accese e decisamente sature. Un abito intero monocromatico rappresenta sempre la formula di maggior impatto visivo durante il fashion show.

La femminilità ruggisce ancora in rosa e rosso, ma si vanno riaffermando colori “difficili” come il viola e il verde, mentre si va articolando la gamma dei blu, tra l’elettrico e il polvere.

Nelle foto, da sinistra a destra, modelli di Balenciaga, Comme des Garçons, Givenchy, Valentino, Nina Ricci e Stella McCartney.

ESORDIO COLORATO

DESIGN | BANNACH

Nel 2018 lancia una collezione di arredi autoprodotta e, agli inizi del 2019, vince il German Design Award. Un debutto in grande stile per Moritz Bannach, che propone una linea di arredi realizzati in stretta collaborazione con selezionati laboratori artigianali tedeschi per garantire qualità e sostenibilità. Il processo di produzione combina tecnologie innovative e metodi tradizionali.

Fra questi ultimi, la laccatura, per la quale il designer individua dei colori audaci e ben saturi, come il rosa, il verde bottiglia e l’arancio. Questi convivono, in un coraggioso match, nel tavolo Abbondio, costruito mediante intersezione di lastre (che si trasformano in piani cromatici), secondo una reminiscenza chiaramente modernista.

Bannach, che vive e lavora a Berlino, compie un lavoro di sintesi tra discipline progettuali e visive, ma il colore diventa il primo fattore di identificazione del marchio, senza mezzi termini.

PIXEL SUL TERRITORIO

ARTE | LIGAMA

Dire che Ligama è uno street artist è forse riduttivo. Il giovane artista siciliano intrattiene con il contesto fisico un rapporto molto più complesso e viscerale.
Ligama crea pattern giganti, generati liberamente o dall’ingrandimento di immagini reali. ciascuna porzione cromatica ha contorni irregolari e manuali, a sottolineare l’aspetto emotivo del messaggio artistico. I macro-pixel, che vanno a formare palette armoniche o contrastate, vengono poi dipinte su superfici murarie esistenti, di qualunque natura, dalla casetta rurale diroccata alla facciata urbana, fino all’interno di un edificio pubblico.
Attualmente l’artista è impegnato in un viaggio nell’entroterra della Sicilia nel progetto “Uncommissioned Landscape Manipulation”, attraverso cui attua una consapevole trasformazione del territorio: interviene sui ruderi abbandonati, interrompendo di fatto una tradizione visiva tipica del paesaggio stesso, ri-attribuendo interesse e “significato” ai suoi frammenti.

LA DANZA DEI RETTANGOLI

ARCHITETTURA | DÜSSELDORF

Il settore del tessuto urbano di Düsseldorf affacciato sul Reno rappresenta un vero e proprio laboratorio di architettura contemporanea. Interessantissimo di giorno, poiché offre concetti di riflessione; spettacolare di notte, poiché luce e colore creano un paesaggio ad alta carica visiva.
In un lotto stretto ma sviluppato in profondità sorge un edificio progettato dallo studio di William Alsop, originariamente destinato a uffici, ma riconvertito a hotel nel 2013.
Un parallelepipedo assai rigoroso si smaterializza visivamente in virtù della grafica del trattamento delle facciate.
Il manufatto è rivestito da 2200 pannelli di vetro stampato con un ristretto numero di colori – elementari ma non banali: giallo, rosso, verde salvia, bianco gesso, nero, blu notte , con moderata presenza di arancio cupo – combinati secondo un pattern di rettangoli dalle dimensioni assai variabili.