NOTTI ELETTRICHE

HOTEL | LYON

La catena di hotel Meininger punta su un’accoglienza easy ed energizzante. Lo testimonia la recente apertura della struttura omonima a Lione, che punta a un’offerta variegata e soprattutto accessibile a un pubblico ampio… chiaramente senza abbassare la performance degli ambienti destinati all’ospitalità.

Le suite, con un numero di letti assai variabile, sono caratterizzate da un denominatore cromatico ben preciso: il giallo. Esso è presente in due tonalità: dorato nella zona ingresso, che si sfrangia verso un volume di tonalità chiara; quest’ultima zona, vicina alle finestre, viene anche inondata dalla luce naturale. Sia sulle pareti che a soffitto, il cambio di colore è risolto con dei colpi di rullo grezzi, quasi a evocare l’effetto del non-finito.

Al pianterreno, nella zona ristorante, si ripropone la stessa palette, che però viene abbinata agli effetti luminosi del neon in tonalità fragola.

 

Electric nights – The Meininger hotel chain focuses on an easy and energizing welcome. Witness the recent opening of the structure of the same name in Lyon, which aims at a varied and above all accessible offer to a wide public… clearly without lowering the performance of the spaces intended for hospitality.

The suites, with a very variable number of beds, are characterized by a precise chromatic denominator: yellow. It is present in two shades: golden in the entrance area, which fringes towards a volume of light shades; this last area, close to the windows, is also flooded with natural light. Both on the walls and on the ceiling, the color change is resolved with rough strokes of the roller, as if to evoke the effect of the unfinished.

On the ground floor, in the restaurant area, the same palette is proposed again, which however is combined with the luminous effects of neon in strawberry tones.

COLAZIONE DA KŌRI

RETAIL | MELBOURNE

Qui presentiamo un tema gastronomico davvero insolito: il gelato in chiave nipponica. A Melbourne, il design di Kōri incarna i sapori tipici dei dessert del Sol Levante. In particolare, lo studio Architects Eat si è ispirato alla cultura Kawaii, al movimento musicale Hyperpop e ai concetti tradizionali dell’ospitalità giapponese per creare questo interno bicromo.

Ad esempio, il bancone rivestito in acciaio inox nasce dall’idea di non voltare mai le spalle ai clienti durante una transazione.

L’identità del negozio Kōri deriva dall’unione longitudinale di due colori: il bianco e il rosa, la cui tonalità ricorda quella della crema di fragola. Quest’ultima tinta, molto calda e sensuale, che associa la visione ai gusti del palato, avvolge in modo tridimensionale la zona del bancone, compresi gli impianti. L’altra parte è bianca.

Tra tradizione e innovazione nasce uno spazio molto contemporaneo e accogliente, in linea con i processi trasformativi che la metropoli sta vivendo.

 

Breakfast at Kōri – Here we present a truly unusual gastronomic theme: ice cream with a Japanese twist. In Melbourne, Kōri’s design embodies the typical flavors of Rising Sun desserts. In particular, the Architects Eat studio was inspired by the Kawaii culture, the Hyperpop musical movement and the traditional concepts of Japanese hospitality to create this two-tone interior.

For example, the counter covered in stainless steel was born from the idea of never turning away from customers during a transaction.

The identity of the Kōri shop derives from the longitudinal union of two colours: white and pink, whose hue recalls that of strawberry cream. This last tint, very warm and sensual, which associates the vision with the tastes of the palate, envelops the counter area in a three-dimensional way, including the systems. The other side is white.

Between tradition and innovation, a very contemporary and welcoming space is born, in line with the transformative processes that the metropolis is experiencing.

COLAZIONE DA PRADA

RETAIL | HARRODS

Il nostro breve tour cromo-gastronomico prosegue a spron battuto. Ora siamo a Londra, precisamente all’interno dei celebri magazzini Harrods.

Pochi giorni fa è stato inaugurato il Prada Caffè, interno al tempio dello shopping ma accessibile dalla strada. L’illustre marchio del Made in Italy ha voluto imprimere uno stile very milanese in uno dei luoghi più famnosi del mercato globale, facendo interagire retail e città: «L’ambiente rivisita i segni distintivi di Prada con ogni scelta, dall’arredamento e dal menù alle stoviglie e all’atmosfera, riflettendo il linguaggio, l’approccio e il modo distintivo del marchio di vedere il mondo», dichiara lo staff della signora Miuccia.

Il mood borghese anni ’50 che caratterizza quello spazio è uniformato proprio dal colore. Il verde pallido (lievissimamente virato al giallo) tipico di gran parte degli store Prada viene riproposto a sottolineare la delicatezza dell’offerta commerciale. Esso avvolge ogni parte del locale, fino al packaging dei dolci. Uniche eccezioni: il pavimento a scacchiera e i magnifici lampadari vintage in ottone.

 

Breakfast at Prada – Our short chromo-gastronomic tour continues at full speed. We are now in London, precisely inside the famous Harrods department store.

A few days ago the Prada Caffè was inaugurated, inside the temple of shopping but accessible from the street. The illustrious Made in Italy brand wanted to give a very Milanese style to one of the most famous places on the global market, making retail and the city interact: «The environment revisits Prada’s distinctive signs through every choice, from furnishings and menu to tableware and atmosphere, reflecting the brand’s language, approach and distinctive way of seeing the world», declares Mrs. Miuccia’s staff.

The 1950s bourgeois mood that characterizes that space is uniformed precisely by the colour. The pale green (very slightly turned to yellow) typical of most of the Prada stores is re-proposed to underline the delicacy of the commercial offer. It envelops every part of the room, up to the packaging of the desserts. The only exceptions: the checkerboard floor and the magnificent vintage brass chandeliers.

COLAZIONE DA AERA

RETAIL | GONZALES HAASE AAS

Il mito della colazione nell’azzurro si rinnova a Berlino, nella bakery Aera. Dopo il color Tiffany, ecco il blu cobalto.

Lo studio Gonzales Haase Aas propone uno styling del tutto contrapposto alla tradizione dei fornai. Lo stile rustico e casereccio, giocato sui toni del giallo aranciato e del marrone, si evolve a favore di una tinta fredda, ovvero un blu lievemente inflesso sul viola, che invade arredi fissi, pareti, soffitto e, in tonalità più chiara, il pavimento. Questo effetto cromatico, del tutto immersivo ed elettrizzante, è esaltato dalla luce uniforme emessa dall’alto da sorgenti continue.

La capitale tedesca, si sa, è un luogo sperimentazione e questo luogo rappresenta certamente un fatto innovativo in fatto di spazi per la ristorazione. Unica concessione d’altri tempi: gli sgabelli e i tavolini in legno naturale, dalle forme squadrate.

 

Breakfast at Aera – The myth of breakfast in the blue is renewed in Berlin, in the Aera bakery. After Tiffany’s colour, here’s cobalt blue.

The Gonzales Haase Aas studio proposes a styling that is completely opposed to the tradition of bakers. The rustic and home-made style, played on shades of yellow-orange and brown, evolves in favor of a cold tint, that is to say a blue slightly inflected on purple, which invades fixed furnishings, walls, ceiling and, in a lighter shade, the floor. This completely immersive and electrifying chromatic effect is enhanced by the uniform light emitted by continuous sources from above.

The German capital, as we know, is a place for experimentation and this place certainly represents an innovative fact in terms of catering spaces. The only concession from the past: the stools and tables in natural wood, with squared shapes.

LA CASA DELLE MERENDINE

ARCHITECTURE | FERRERO

Il Ferrero Technical Center, progettato da Frigerio Design Group, rappresenta la nuova frontiera dell’architettura industriale, pensata nel nome della qualità totale per rispondere ai principi della manifattura 4.0. Il nuovo polo produttivo si trova ad Alba e costituisce la sede più grande sul territorio italiano: un’architettura riconoscibile e rassicurante, dove far convergere l’identità aziendale, la storia e il know-how del gruppo.

Opacità e trasparenze sono studiate per enfatizzare le funzioni definendo un edificio iconico: le aree destinate agli uffici si caratterizzano per le facciate trasparenti, mentre quelle che ospitano officina e impianti, ai piani inferiori, sono nascoste alla vista.

Lo studio approfondito del luogo, oltre a elementi quali il legame con il territorio, la natura e i suoi colori hanno ispirato il progetto architettonico di Frigerio Design Group, che li reinterpreta attraverso geometrie astratte nelle tonalità calde di un paesaggio autunnale.

 

The house of snacks – The Ferrero Technical Center, designed by the Frigerio Design Group, represents the new frontier of industrial architecture, conceived in the name of total quality to respond to the principles of manufacturing 4.0. The new production center is located in Alba and constitutes the largest headquarters in Italy: a recognizable and reassuring architecture, where the corporate identity, history and know-how of the group converge.

Opacity and transparency are designed to emphasize the functions by defining an iconic building: the areas intended for offices are characterized by transparent facades, while those housing the workshop and plants, on the lower floors, are hidden from view.

The in-depth study of the place, as well as elements such as the link with the territory, nature and its colors inspired the architectural project by Frigerio Design Group, which reinterprets them through abstract geometries in the warm tones of an autumn landscape.

PITTURA COME RICERCA

PAINTING | CHRIS DANIELS

Chris Daniels è un giovane artista britannico impegnato nella sfera dell’astrattismo geometrico. Le sue forme sono pulite, minimali, ridotte, originate non dal movimento o dal gesto, ma da un’idea armonica. Attraverso un rigoroso processo di semplificazione (accompagnato dalla ripetizione) queste forme diventano ambigue e astratte.

All’interno di un geometrismo particolarmente schematico, la ricerca cromatica costituisce il tratto distintivo dei suoi acrilici su tela (spesso lasciata grezza).

La nostra attenzione su Daniels si è accentuata dal 2020, quando ha introdotto nella propria produzione delle sequenze in strisce in gradazione cromatica (“Machbands”), talvolta adottando anche tagli e sfalsamenti. Queste soluzioni di dégradé ricordano tanto le armonie ottenute con il Sistema Cromatico NCS…

Certi effetti sono spesso affidate ai toni del grigio, anche se le altre soluzioni più cromatiche appaiono particolarmente virtuose.

 

Painting as research – Chris Daniels is a young British artist engaged in the sphere of geometric abstraction. His forms are clean, minimal, reduced, originating not from movement or gesture, but from a harmonious idea. Through a rigorous process of simplification (accompanied by repetition) these forms become ambiguous and abstract.

Within a particularly schematic geometry, chromatic research constitutes the distinctive feature of his acrylics on canvas (often left raw).

Our attention to Daniels has been accentuated since 2020, when he introduced sequences in strips in chromatic gradation (“Machbands”) into his production, sometimes also adopting cuts and offsets. These dégradé solutions are so reminiscent of the harmonies obtained with the NCS Chromatic System…

Certain effects are often entrusted to shades of gray, even if the other more chromatic solutions appear particularly virtuous.

TUNNEL ESPERIENZIALE

PUBLIC SPACES | BASEL

Pensando alla figura di Verner Panton, è impossibile non associare i suoi lavori con il mondo dei colori. Anzi, questi ultimi non hanno mai rappresentato un elemento secondario, a mo’ di aggettivo, bensì l’essenza dei progetti di spazi, arredi e grafiche.

Qui ci focalizziamo sull’unica opera di spazio collettivo che il maestro danese ci ha lasciato e che rischia di scomparire. Parliamo del tunnel sotterraneo che collega un parcheggio multipiano e l’Ospedale Universitario di Basilea, realizzato nel 1978. Si tratta di una vera e propria installazione walk-in, con pareti e soffitti invasi da tinte accese e variegate, con una forte dominanza dei rossi e dei viola.

Ora, per far posto a una nuova ala dell’ospedale, quel manufatto rischia di essere demolito. Inevitabili le proteste – con tanto di raccolta firme – per evitare la distruzione di uno dei gioielli del design in territorio svizzero.

 

Experiential tunnel – Thinking about the figure of Verner Panton, it is impossible not to associate his works with the world of colours. Indeed, the latter have never represented a secondary element, by way of an adjective, but the essence of the projects of spaces, furnishings and graphics.

Here we focus on the only work of collective space that the Danish master has left us and which is in danger of disappearing. We are talking about the underground tunnel that connects a multi-storey car park and the Basel University Hospital, built in 1978. It is a real walk-in installation, with walls and ceilings invaded by bright and varied colors, with a strong dominance of reds and purples.

Now, to make way for a new hospital wing, that building risks being demolished. Inevitable protests – complete with the collection of signatures – to avoid the destruction of one of the jewels of design in Switzerland.

IL CIOCCOLATO CAMBIA PELLE

PACKAGING | OCELOT CHOCOLATE

Ocelot Chocolate è una piccola impresa, con sede a Edimburgo, in Scozia, ed è gestita da una giovane coppia locale. A dieci anni dall’apertura, Matt e Ish vantano un laboratorio artigianale e un team che aiuta a spedire il cioccolato fondente in tutto il mondo. I titolari utilizzano solo ingredienti etici e mirano a rispecchiarlo con molta chiarezza nelle loro scelte visive.

Gli imballaggi di Ocelot sono realizzati nel Regno Unito. Sono gli stessi Matt e Ish a progettare la maggior parte delle confezioni. Non a caso, Ish ha studiato illustrazione alla scuola d’arte e Matt ha sempre amato l’arte e il design grafico: quindi questa è una parte estremamente importante della loro attività.

Il packaging delle tavolette è caratterizzato da geometrie elementari e da colori vivaci, che assieme generano immagini nette e incisive, capaci di identificare sia il contenuto specifico sia il marchio a livello mediatico.

 

Chocolate changes skin – Ocelot Chocolate is a small business, based in Edinburgh, Scotland, and is run by a young local couple. Ten years after opening, Matt and Ish have an artisan workshop and a team that helps ship dark chocolate around the world. The owners use only ethical ingredients and aim to reflect this very clearly in their visual choices.

Ocelot’s packaging is made in the UK. Matt and Ish themselves design most of the packaging. Not surprisingly, Ish studied illustration in art school and Matt has always loved art and graphic design – so this is a hugely important part of their business.

The packaging of the tablets is characterized by elementary geometries and bright colours, which together generate sharp and incisive images, capable of identifying both the specific content and the brand at a media level.

IL GORILLA ROSA

RETAIL | GIORGIO ARMANI

Le avventure del colore sono infinite e talvolta coinvolgono anche i creativi che hanno acquisito riconoscibilità proprio con l’assenza cromatica… A volte lo stesso Giorgio Armani, guru delle palette grigie, usa nelle proprie collezioni delle tinte accese, ma sempre interpretate in una chiave sofisticata e del tutto peculiare.

Questo approccio si trasferisce anche nella ambientazioni retail. Di recente, per il rilancio della borsa “la Prima”, creata da Armani alle origini della sua carriera, la maison ha dato vita a una rete worldwide di pop-up store connotati da due elementi: il simulacro in plastica di un grande gorilla e un arredo giocato su una particolare tonalità di rosa. Un rosa intenso ma non troppo brillante, virato lievemente sul viola, che colora i motivi vegetali di pareti e display.

Nelle foto, lo shop aperto presso il centro commerciale Wangfu Central di Pechino.

 

The pink gorilla – The adventures of color are endless and sometimes even involve creatives who have acquired recognition precisely with the absence of color… Sometimes Giorgio Armani himself, the guru of the gray palettes, uses bright colors in his collections, but always interpreted in a sophisticated key and quite peculiar.

This approach is also transferred to retail settings. Recently, for the relaunch of the “la Prima” bag, created by Armani at the beginning of his career, the maison has created a worldwide network of pop-up stores characterized by two elements: the plastic simulacrum of a large gorilla and a decor played on a particular shade of pink. An intense but not too bright pink, slightly tinged on purple, which colors the vegetal motifs of the walls and displays.

In the photos, the shop opened at the Wangfu Central shopping center in Beijing.

BAGNO CARTESIANO

TILES | MAX LAMB

Anche una semplice piastrella di ceramica smaltata può diventare elemento di design e strumento per dare una forte identità allo spazio più segreto della casa.

Il designer Max Lamb riporta un elemento quasi archetipico al massimo delle sua capacità formali. Esalta il reticolo delle fughe che normalmente caratterizza la sequenza di piastrelle. Ma non solo. Studia anche tutte le tipologie di raccordi tra una superficie e l’altra (spigoli, angoli, lunette, eccetera), sia concavi che convessi, in modo da far correre la griglia su muri e pavimento senza soluzione di continuità. L’esempio qui presentato è in blu, ma più in generale è la celebrazione della tinta unita con fughe a contrasto.

La collezione, battezzata Working time, è stata disegnata per Tajimi, azienda giapponese specializzata in piastrelle customizzate.

 

Cartesian bathroom – Even a simple glazed ceramic tile can become a design element and a tool to give a strong identity to the most secret space in the house.

Designer Max Lamb brings an almost archetypal element back to the fullest of its formal capabilities. He enhances the grout of the joints that normally characterizes the sequence of tiles. But not only. He also studies all types of connections between one surface and another (edges, corners, lunettes, etc.), both concave and convex, in order to make the grid run seamlessly along the walls and floor. The example presented here is in blue, but more generally it is the celebration of solid colors with contrasting joints.

The collection, called Working Time, was designed for Tajimi, a Japanese company specializing in customized tiles.