COLAZIONE DA PRADA

RETAIL | HARRODS

Il nostro breve tour cromo-gastronomico prosegue a spron battuto. Ora siamo a Londra, precisamente all’interno dei celebri magazzini Harrods.

Pochi giorni fa è stato inaugurato il Prada Caffè, interno al tempio dello shopping ma accessibile dalla strada. L’illustre marchio del Made in Italy ha voluto imprimere uno stile very milanese in uno dei luoghi più famnosi del mercato globale, facendo interagire retail e città: «L’ambiente rivisita i segni distintivi di Prada con ogni scelta, dall’arredamento e dal menù alle stoviglie e all’atmosfera, riflettendo il linguaggio, l’approccio e il modo distintivo del marchio di vedere il mondo», dichiara lo staff della signora Miuccia.

Il mood borghese anni ’50 che caratterizza quello spazio è uniformato proprio dal colore. Il verde pallido (lievissimamente virato al giallo) tipico di gran parte degli store Prada viene riproposto a sottolineare la delicatezza dell’offerta commerciale. Esso avvolge ogni parte del locale, fino al packaging dei dolci. Uniche eccezioni: il pavimento a scacchiera e i magnifici lampadari vintage in ottone.

 

Breakfast at Prada – Our short chromo-gastronomic tour continues at full speed. We are now in London, precisely inside the famous Harrods department store.

A few days ago the Prada Caffè was inaugurated, inside the temple of shopping but accessible from the street. The illustrious Made in Italy brand wanted to give a very Milanese style to one of the most famous places on the global market, making retail and the city interact: «The environment revisits Prada’s distinctive signs through every choice, from furnishings and menu to tableware and atmosphere, reflecting the brand’s language, approach and distinctive way of seeing the world», declares Mrs. Miuccia’s staff.

The 1950s bourgeois mood that characterizes that space is uniformed precisely by the colour. The pale green (very slightly turned to yellow) typical of most of the Prada stores is re-proposed to underline the delicacy of the commercial offer. It envelops every part of the room, up to the packaging of the desserts. The only exceptions: the checkerboard floor and the magnificent vintage brass chandeliers.

COLAZIONE DA AERA

RETAIL | GONZALES HAASE AAS

Il mito della colazione nell’azzurro si rinnova a Berlino, nella bakery Aera. Dopo il color Tiffany, ecco il blu cobalto.

Lo studio Gonzales Haase Aas propone uno styling del tutto contrapposto alla tradizione dei fornai. Lo stile rustico e casereccio, giocato sui toni del giallo aranciato e del marrone, si evolve a favore di una tinta fredda, ovvero un blu lievemente inflesso sul viola, che invade arredi fissi, pareti, soffitto e, in tonalità più chiara, il pavimento. Questo effetto cromatico, del tutto immersivo ed elettrizzante, è esaltato dalla luce uniforme emessa dall’alto da sorgenti continue.

La capitale tedesca, si sa, è un luogo sperimentazione e questo luogo rappresenta certamente un fatto innovativo in fatto di spazi per la ristorazione. Unica concessione d’altri tempi: gli sgabelli e i tavolini in legno naturale, dalle forme squadrate.

 

Breakfast at Aera – The myth of breakfast in the blue is renewed in Berlin, in the Aera bakery. After Tiffany’s colour, here’s cobalt blue.

The Gonzales Haase Aas studio proposes a styling that is completely opposed to the tradition of bakers. The rustic and home-made style, played on shades of yellow-orange and brown, evolves in favor of a cold tint, that is to say a blue slightly inflected on purple, which invades fixed furnishings, walls, ceiling and, in a lighter shade, the floor. This completely immersive and electrifying chromatic effect is enhanced by the uniform light emitted by continuous sources from above.

The German capital, as we know, is a place for experimentation and this place certainly represents an innovative fact in terms of catering spaces. The only concession from the past: the stools and tables in natural wood, with squared shapes.

LA CASA DELLE MERENDINE

ARCHITECTURE | FERRERO

Il Ferrero Technical Center, progettato da Frigerio Design Group, rappresenta la nuova frontiera dell’architettura industriale, pensata nel nome della qualità totale per rispondere ai principi della manifattura 4.0. Il nuovo polo produttivo si trova ad Alba e costituisce la sede più grande sul territorio italiano: un’architettura riconoscibile e rassicurante, dove far convergere l’identità aziendale, la storia e il know-how del gruppo.

Opacità e trasparenze sono studiate per enfatizzare le funzioni definendo un edificio iconico: le aree destinate agli uffici si caratterizzano per le facciate trasparenti, mentre quelle che ospitano officina e impianti, ai piani inferiori, sono nascoste alla vista.

Lo studio approfondito del luogo, oltre a elementi quali il legame con il territorio, la natura e i suoi colori hanno ispirato il progetto architettonico di Frigerio Design Group, che li reinterpreta attraverso geometrie astratte nelle tonalità calde di un paesaggio autunnale.

 

The house of snacks – The Ferrero Technical Center, designed by the Frigerio Design Group, represents the new frontier of industrial architecture, conceived in the name of total quality to respond to the principles of manufacturing 4.0. The new production center is located in Alba and constitutes the largest headquarters in Italy: a recognizable and reassuring architecture, where the corporate identity, history and know-how of the group converge.

Opacity and transparency are designed to emphasize the functions by defining an iconic building: the areas intended for offices are characterized by transparent facades, while those housing the workshop and plants, on the lower floors, are hidden from view.

The in-depth study of the place, as well as elements such as the link with the territory, nature and its colors inspired the architectural project by Frigerio Design Group, which reinterprets them through abstract geometries in the warm tones of an autumn landscape.

PITTURA COME RICERCA

PAINTING | CHRIS DANIELS

Chris Daniels è un giovane artista britannico impegnato nella sfera dell’astrattismo geometrico. Le sue forme sono pulite, minimali, ridotte, originate non dal movimento o dal gesto, ma da un’idea armonica. Attraverso un rigoroso processo di semplificazione (accompagnato dalla ripetizione) queste forme diventano ambigue e astratte.

All’interno di un geometrismo particolarmente schematico, la ricerca cromatica costituisce il tratto distintivo dei suoi acrilici su tela (spesso lasciata grezza).

La nostra attenzione su Daniels si è accentuata dal 2020, quando ha introdotto nella propria produzione delle sequenze in strisce in gradazione cromatica (“Machbands”), talvolta adottando anche tagli e sfalsamenti. Queste soluzioni di dégradé ricordano tanto le armonie ottenute con il Sistema Cromatico NCS…

Certi effetti sono spesso affidate ai toni del grigio, anche se le altre soluzioni più cromatiche appaiono particolarmente virtuose.

 

Painting as research – Chris Daniels is a young British artist engaged in the sphere of geometric abstraction. His forms are clean, minimal, reduced, originating not from movement or gesture, but from a harmonious idea. Through a rigorous process of simplification (accompanied by repetition) these forms become ambiguous and abstract.

Within a particularly schematic geometry, chromatic research constitutes the distinctive feature of his acrylics on canvas (often left raw).

Our attention to Daniels has been accentuated since 2020, when he introduced sequences in strips in chromatic gradation (“Machbands”) into his production, sometimes also adopting cuts and offsets. These dégradé solutions are so reminiscent of the harmonies obtained with the NCS Chromatic System…

Certain effects are often entrusted to shades of gray, even if the other more chromatic solutions appear particularly virtuous.

TUNNEL ESPERIENZIALE

PUBLIC SPACES | BASEL

Pensando alla figura di Verner Panton, è impossibile non associare i suoi lavori con il mondo dei colori. Anzi, questi ultimi non hanno mai rappresentato un elemento secondario, a mo’ di aggettivo, bensì l’essenza dei progetti di spazi, arredi e grafiche.

Qui ci focalizziamo sull’unica opera di spazio collettivo che il maestro danese ci ha lasciato e che rischia di scomparire. Parliamo del tunnel sotterraneo che collega un parcheggio multipiano e l’Ospedale Universitario di Basilea, realizzato nel 1978. Si tratta di una vera e propria installazione walk-in, con pareti e soffitti invasi da tinte accese e variegate, con una forte dominanza dei rossi e dei viola.

Ora, per far posto a una nuova ala dell’ospedale, quel manufatto rischia di essere demolito. Inevitabili le proteste – con tanto di raccolta firme – per evitare la distruzione di uno dei gioielli del design in territorio svizzero.

 

Experiential tunnel – Thinking about the figure of Verner Panton, it is impossible not to associate his works with the world of colours. Indeed, the latter have never represented a secondary element, by way of an adjective, but the essence of the projects of spaces, furnishings and graphics.

Here we focus on the only work of collective space that the Danish master has left us and which is in danger of disappearing. We are talking about the underground tunnel that connects a multi-storey car park and the Basel University Hospital, built in 1978. It is a real walk-in installation, with walls and ceilings invaded by bright and varied colors, with a strong dominance of reds and purples.

Now, to make way for a new hospital wing, that building risks being demolished. Inevitable protests – complete with the collection of signatures – to avoid the destruction of one of the jewels of design in Switzerland.

IL CIOCCOLATO CAMBIA PELLE

PACKAGING | OCELOT CHOCOLATE

Ocelot Chocolate è una piccola impresa, con sede a Edimburgo, in Scozia, ed è gestita da una giovane coppia locale. A dieci anni dall’apertura, Matt e Ish vantano un laboratorio artigianale e un team che aiuta a spedire il cioccolato fondente in tutto il mondo. I titolari utilizzano solo ingredienti etici e mirano a rispecchiarlo con molta chiarezza nelle loro scelte visive.

Gli imballaggi di Ocelot sono realizzati nel Regno Unito. Sono gli stessi Matt e Ish a progettare la maggior parte delle confezioni. Non a caso, Ish ha studiato illustrazione alla scuola d’arte e Matt ha sempre amato l’arte e il design grafico: quindi questa è una parte estremamente importante della loro attività.

Il packaging delle tavolette è caratterizzato da geometrie elementari e da colori vivaci, che assieme generano immagini nette e incisive, capaci di identificare sia il contenuto specifico sia il marchio a livello mediatico.

 

Chocolate changes skin – Ocelot Chocolate is a small business, based in Edinburgh, Scotland, and is run by a young local couple. Ten years after opening, Matt and Ish have an artisan workshop and a team that helps ship dark chocolate around the world. The owners use only ethical ingredients and aim to reflect this very clearly in their visual choices.

Ocelot’s packaging is made in the UK. Matt and Ish themselves design most of the packaging. Not surprisingly, Ish studied illustration in art school and Matt has always loved art and graphic design – so this is a hugely important part of their business.

The packaging of the tablets is characterized by elementary geometries and bright colours, which together generate sharp and incisive images, capable of identifying both the specific content and the brand at a media level.