BIANCO, MA NON SOLO

ARCHITECTURE | KYRIAKOS MILTIADOU

L’architetto Kyriakos Miltiadou, autore di questo progetto, lo definisce come “uno dei progetti preferiti, che mi ricorda Rothko e il suo giallo su viola del 1956”.

Certamente l’osservatore è colpito da questa casa unifamiliare battezzata Domus Maya, situata ai margini di Nicosia, capitale di Cipro. E non certo per il solo candore.

L’edificio si presenta come un prisma scolpito e incastonato all’interno di un muro protettivo, creando un gioco unico di luce e spazio. Gli spazi sono progettati all’insegna del rigore sia formale che funzionale: la parte curiosa sta nella piccola porta giallo limone che la mette in relazione con il mondo esterno. Uno scherzo? Un divertissement architettonico? Una evocazione simbolica? Non lo sappiamo, ma è sufficiente questo dettaglio per aprire un nuovo approccio all’interpretazione di questo manufatto, che sicuramente rispecchia una mediterraneità assai sofisticata.

 

White, but not only – Architect Kyriakos Miltiadou, author of this project, defines it as “one of my favorite projects, which reminds me of Rothko and his yellow on purple from 1956”.

The observer is certainly struck by this single-family house named Domus Maya, located on the outskirts of Nicosia, the capital of Cyprus. And certainly not just for its whiteness.

The building appears as a sculpted prism set inside a protective wall, creating a unique play of light and space. The spaces are designed with both formal and functional rigor: the curious part is in the small lemon yellow door that connects it to the outside world. A joke? An architectural divertissement? A symbolic evocation? We don’t know, but this detail is enough to open a new approach to the interpretation of this artifact, which certainly reflects a very sophisticated Mediterranean style.

LE SEDUTE DI CHROMO SAPIENS

FURNITURE | LE FRENCH DESIGN

Le French Design è un ente che supporta le aziende nella loro trasformazione creativa, incuba i loro progetti e contribuisce alla loro promozione. Attraverso mostre, convegni e una forte presenza digitale in immagine e 3D, promuove l’arte di vivere francese nei cinque continenti, in un mondo alla ricerca di significato ed emozione.

Aperta fino al 15 settembre nella sede parigina, la mostra “Chromo Sapiens” evidenzia, oltre al suo effetto benefico ed energizzante, il ruolo strategico del colore nell’arredo.

Cinque assi principali ne decifrano l’uso tonificante nelle diverse fasi della creazione, produzione e perpetuazione di un marchio o di uno stile.

Come in una maliziosa cartella colori, sono riunite una ventina di sedute realizzate da designer, architetti, marchi ed editori francesi, sia in produzione industriale sia artigianalmente. La gamma delle lavorazioni è amplificata dal tocco finale della scenografia ultra-pop e a basso impatto curata dallo studio Uchronia.

 

Chromo sapiens seats – Le French Design is an organization that supports companies in their creative transformation, incubates their projects and contributes to their promotion. Through exhibitions, conferences and a strong digital presence in images and 3D, it promotes the French art of living on five continents, in a world in search of meaning and emotion.

Open until September 15th at the Parisian headquarters, the “Chromo Sapiens” exhibition highlights, in addition to its beneficial and energizing effect, the strategic role of color in furniture.

Five main axes decipher its invigorating use in the different phases of creation, production and perpetuation of a brand or style.

As in a mischievous color chart, around twenty seats made by French designers, architects, brands and publishers are brought together, both in industrial production and by hand. The range of workmanship is amplified by the final touch of the ultra-pop and low-impact scenography curated by the Uchronia studio.

gory of Pop.

DALL’IDEA AL COLORE

PAINTING | VALERIO ADAMI

È in corso a Milano, presso il Palazzo Reale, una mostra monografica dedicata a Valerio Adami (fino al 22 settembre 2024), uno degli artisti di maggior spicco nel campo della pittura del secondo 900. Tra gli anni ‘70 e ’80, la sua opera è stata oggetto di uno sguardo attento da parte non solo della critica d’arte, del collezionismo e del pubblico, ma anche di filosofi e intellettuali di varia estrazione. In altre parole, è stato considerato uno dei corifei del pensiero postmoderno, soprattutto nella transizione dal classicismo alla decostruzione.
In questa sede non vogliamo indagare su questa sfera, ma riconoscere la sua efficacia in termini di uso del colore. Le forme di sua creazione sono campi a tinte unite separati da linee nere, che decostruiscono e ricompongono l’immagine, definendo sommariamente anche i dettagli interni alla figura. La mostra si intitola “Pittore d’idee”, ma siamo colpiti dal passaggio dall’idea alla visione, attraverso una ricerca cromatica assai potente e innovativa, che oltrepassa la semplice categoria del Pop.

(una parte delle immagini è stratta dal sito palazzorealemilano.it, le altre liberamente dal web)

 

From idea to color – A monographic exhibition dedicated to Valerio Adami is currently underway at the Palazzo Reale in Milan (until September 22, 2024), one of the most prominent artists in the field of painting in the second half of the 20th century. Between the 1970s and 1980s, his work was the object of careful scrutiny not only by art critics, collectors and the public, but also by philosophers and intellectuals of various backgrounds. In other words, he was considered one of the leaders of postmodern thought, especially in the transition from classicism to deconstruction.
Here we do not want to investigate this sphere, but to recognize its effectiveness in terms of the use of color. The forms he created are solid-colored fields separated by black lines, which deconstruct and recompose the image, also summarily defining the details inside the figure. The exhibition is titled “Painter of Ideas”, but we are struck by the passage from idea to vision, through a very powerful and innovative chromatic research, that goes beyond the simple category of Pop.

NEL BIANCO DIPINTO DI BLU

TABLEWARE | ROYAL DELFT

Oggi Royal Delft presenta la sua nuova collezione di stoviglie, Dutch Dawn, basata sulla tradizione secolare della pittura di paesaggio. Ispirata dall’affascinante tranquillità della campagna olandese all’alba, questa nuova collezione di piatti e tazze porta la mistica del primo mattino sulla tavola da pranzo, come in un inno all’heritage di Royal Delft in tema di paesaggi dipinti.

Se abbinati alla decorazione tono su tono del sottopiatto e del piatto grande, i disegni riflettono in modo sorprendente l’aura mistica del paesaggio olandese delle prime ore del giorno.

Il paesaggio specifico raffigurato sulla collezione Dutch Dawn è stato creato dal maestro pittore di Royal Delft e si basa su un dipinto su piastrelle di Frytom.

Questa proposta rappresenta una riuscitissima connessione tra presente e passato: la tradizione della maiolica di Delft prende origine addirittura nel XVI secolo come esempio illustre di proto-design.

 

In white painted with blue – Today Royal Delft presents its new tableware collection, Dutch Dawn, based on the centuries-old tradition of landscape painting. Inspired by the charming tranquility of the Dutch countryside at dawn, this new collection of plates and cups brings the mystique of early morning to the dining table, as in a hymn to Royal Delft’s painted landscape heritage.

When combined with the tone-on-tone decoration of the charger and large plate, the designs strikingly reflect the mystical aura of the Dutch landscape at the early hours of the day.

The specific landscape depicted on the Dutch Dawn collection was created by the master painter of Royal Delft and is based on a tile painting by Frytom.

This proposal represents a very successful connection between present and past: the tradition of Delft majolica dates back to the 16th century as an illustrious example of proto-design.

UNA PIAZZA A ROTELLE

OLIMPIC GAMES PARIS 2024 | RAPHAËL ZARKA

Non potevano sfuggirci nemmeno le Olimpiadi del 2024, che apriranno i battenti tra pochi giorni a Parigi. Come vuole la tradizione improntata alla grandeur, la capitale francese sta allestendo infrastrutture e spazi urbani secondo l’idea della magnificenza e dell’alta performatività.

Non manca la collaborazione tra design e arte, che dà vita, fra le tante iniziative, a un’insolita installazione di fronte al Beaubourg: lo skatepark Cycloïd Piazza, fruibile liberamente da un pubblico “specializzato”. Coloratissimo, super geometrico, dallo stile fra pop e postmoderno, ha come sfondo la celebre architettura firmata da Renzo Piano e Richard Rogers.

A livello progettuale, è il frutto della collaborazione tra l’artista Raphaël Zarka e l’architetto Jean Benoît Vétillard. Insomma, una vera e propria opera d’arte da vivere con la tavoletta a rotelle fino al 15 settembre.

 

A square on wheels – Not even the 2024 Olympics could escape us, which will open their doors in a few days in Paris. As tradition dictates grandeur, the French capital is setting up infrastructure and urban spaces according to the idea of magnificence and high performativity.

There is no shortage of collaboration between design and art, which gives life, among the many initiatives, to an unusual installation in front of the Beaubourg: the Cycloïd Piazza skatepark, freely accessible to a “specialized” public. Colorful, super geometric, with a style between pop and postmodern, it has as its backdrop the famous architecture designed by Renzo Piano and Richard Rogers.

At a design level, it is the result of the collaboration between the artist Raphaël Zarka and the architect Jean Benoît Vétillard. In short, a true work of art to be experienced with the rolling tablet until September 15th.

LA TAVOLOZZA URBANA

ARCHITECTURE | THAD SUP ATELIER

Il Huizhong Starry Center, complesso prevalentemente commerciale situato a Jinan, si incastona tra aree residenziali, scuole, uffici, ristoranti e varie piccole imprese e mira a ringiovanire la comunità attraverso uno spazio iconico.

Il progetto parte da concetti oramai consolidati e tipici del Modernismo, ma la sua parte innovativa sta nel colore, per la cui definizione i progettisti dichiarano: «Abbiamo attentamente curato una tavolozza di colori ispirata alla ricchezza culturale della città vecchia di Jinan. Questa selezione di colori trae ispirazione dall’essenza culturale dei punti panoramici urbani e dai colori tipici del paesaggio.

La distribuzione cromatica risultante ottiene un effetto di variazione naturale, contrastando e integrando i toni caldi degli edifici vicini con rinfrescanti tonalità blu-verdi. Il risultato complessivo è uno stato cromatico urbano armonioso che infonde nuova vita all’ambiente circostante».

 

The urban palette – The Huizhong Starry Center, a predominantly commercial complex located in Jinan, is nestled between residential areas, schools, offices, restaurants and various small businesses and aims to rejuvenate the community through an iconic space.

The project starts from concepts that are now consolidated and typical of Modernism, but its innovative part lies in the colour, for the definition of which the designers declare: «We have carefully curated a color palette inspired by the cultural richness of the old city of Jinan. This color selection draws inspiration from the cultural essence of urban scenic spots and typical landscape colors.

The resulting color distribution achieves a natural variation effect, contrasting and complementing the warm tones of neighboring buildings with refreshing blue-green hues. The overall result is a harmonious urban color state that breathes new life into the surrounding environment».