A SCUOLA DI IDENTITÀ

ARCHITECTURE | WUYANG ARCHITECTURE

La Fengpu Elementary School si trova sul lato ovest della Fengxian New City, un sobborgo di Shanghai.

Il complesso architettonico si presenta come un aggregato di volumi regolari ma incoerenti, con una forte contrapposizione tra interno (la corte con distribuzione a ballatoio) ed esterno, ovvero gli affacci frastagliati su un contesto morfologicamente debole.

Le facciate sono ripartite in rettangoli di larghezza variabile tinteggiati con differenti tonalità nel range beige-terracotta-bordeaux.

Questa soluzione crea una nuova identità per la nuova area urbana in trasformazione. Da un lato, riconduce a unità un manufatto architettonico assai disarticolato, in cui interno ed esterno intrattengono una relazione complessa. Dall’altro, impone visivamente l’organismo nei confronti di un paesaggio rarefatto, disgregato e privo di emergenze di pregio.

 

At identity school – Fengpu Elementary School is located on the west side of Fengxian New City, a suburb of Shanghai.

The architectural complex presents itself as an aggregate of regular but inconsistent volumes, with a strong contrast between the interior (the courtyard with a gallery distribution) and the exterior, i.e. the jagged views on a morphologically weak context.

The facades are divided into rectangles of variable width painted with different shades in the beige-terracotta-burgundy range.

This solution creates a new identity for the new urban area in transformation. On the one hand, it brings unity to a very disjointed architectural artefact, in which interior and exterior maintain a complex relationship. On the other hand, it visually imposes the organism on a rarefied, disintegrated landscape devoid of valuable emergencies.

BIANCO CONTAMINATO

INTERIOR | KALININGRAD

Il bianco e il nero non esistono allo stato puro: il nero può solo schiarirsi sotto l’effetto della luce e il bianco, al contrario, non può che risentire delle ombre circostanti.

Quest’ultimo caso è esemplificato da questo bar di Kaliningrad, città nell’exclave russa tra Polonia e Lituania.

Attraverso un linguaggio contemporaneo e per nulla vernacolare, i progettisti hanno cercato di ricreare un’atmosfera glaciale e fiabesca tipica dei paesaggi affacciati sul Baltico. Essi hanno puntato sul bianco, ma senza preoccuparsi di ottenere l’omogeneità. Ogni tipo di bianco è generato da materiali diversi: laterizio a coste, tronchi naturali, tessuti e tante altre verniciature dello stesso tipo. L’immagine di Vetvi Gastrobar è il risultato della somma di tanti effetti micro-chiaroscurali, contraddetti solo dal legno dei tavolini, in un generale mood gessoso.

Il tema del bianco viene affrontato non come un valore assoluto ma come un gioco di contaminazioni.

 

Contaminated white – Black and white do not exist in a pure state: black can only lighten under the effect of light and white, on the contrary, can only be affected by the surrounding shadows.

The latter case is exemplified by this bar in Kaliningrad, a city in the Russian exclave between Poland and Lithuania.

Through a contemporary and not at all vernacular language, the designers tried to recreate a glacial and fairy-tale atmosphere typical of the landscapes overlooking the Baltic. They focused on white, but without worrying about achieving homogeneity. Each type of white is generated by different materials: ribbed brick, natural logs, fabrics and many other paint finishes of the same type. The image of Vetvi Gastrobar is the result of the sum of many micro-chiaroscuro effects, contradicted only by the wood of the tables, in a general chalky mood.

The theme of white is approached not as an absolute value but as a game of contaminations.

IBRIDARE E ILLUMINARE

FURNITURE | GAETANO PESCE

Sono queste le due azioni principali che Romeo Sozzi e Bottega Ghianda mettono in campo nel rieditare la storica libreria Luigi (o mi amate voi) che Gaetano Pesce aveva progettato e realizzato nel 1982 per un’azienda non più esistente.

L’ibridazione si manifesta nella scelta di applicare alla struttura in legno di faggio tinto nero dei ripiani colorati in resina, materiale centrale nella ricerca del designer spezzino.

L’illuminazione nasce invece dalla scelta di alloggiare nella struttura una luce a LED in modo da creare una sorta di parete luminosa. Gli impasti irregolari delle resine dialogano con il rigore della struttura lignea che le incornicia attraverso una rete di quadrati e rettangoli.

Così la libreria Luigi (o mi amate voi) si colloca nello spazio domestico come un prezioso oggetto polisemico: al tempo stesso libreria e quinta scenografica, ma anche dispositivo luministico e cromatico che porta il design ai confini con l’installazione artistica.

 

Hybridize and illuminate – These are the two main actions that Romeo Sozzi and Bottega Ghianda implement in re-editing the historic Luigi (or I love you) bookcase that Gaetano Pesce had designed and created in 1982 for a company that no longer exists.

The hybridization manifests itself in the choice to apply colored resin shelves to the black-stained beech wood structure, a central material in the research of the designer from La Spezia.

The lighting instead arises from the choice to house an LED light in the structure in order to create a sort of luminous wall. The irregular mixtures of the resins dialogue with the rigor of the wooden structure that frames them through a network of squares and rectangles.

Thus the Luigi bookcase (or you love me) is placed in the domestic space as a precious polysemous object: at the same time bookcase and scenographic backdrop, but also a luminous and chromatic device that brings design to the boundaries of the artistic installation.

LA CASA DEI BIANCHI

INTERIOR | BABELSTUDIO

BabelStudio si è occupato della ristrutturazione di questo appartamento nel centro storico di Bilbao, situato in un piccolo spazio di 60 mq per quattro persone.

Per ottenere il massimo da ciascuno dei centimetri a disposizione, gli architetti hanno puntato innanzitutto sulla creazione di un open space, per generare flussi di movimento, pur mantenendo alvei di privacy: «Il concept progettuale si basa sull’efficienza e la versatilità degli spazi, sulla reinterpretazione delle zone giorno e notte tradizionalmente prestabilite e sull’inserimento di soluzioni creative di contenimento», sottolineano.

Il secondo aspetto vincente risiede nella selezione cromatica. I progettisti hanno individuato una delicata palette di bianchi cromatici, ovvero un match di tonalità delicatissime, appartenenti a tinte molto diverse. La più sofisticata è sicuramente il rosa applicato alle strutture lignee originali.

 

The house of whites – BabelStudio took care of the renovation of this apartment in the historic center of Bilbao, located in a small space of 60 sqm for four people.

To get the most out of each of the centimeters available, the architects focused first and foremost on the creation of an open space, to generate flows of movement, while maintaining pockets of privacy: «The design concept is based on the efficiency and versatility of the spaces, on the reinterpretation of traditionally pre-established living and sleeping areas and on the inclusion of creative containment solutions”, they underline.

The second winning aspect lies in the color selection. The designers have identified a delicate palette of chromatic whites, that is, a match of very delicate shades, belonging to very different shades. The most sophisticated is certainly the pink applied to the original wooden structures.

LA “BELLEZZA” DEI TONI FREDDI

INTERIOR | ISENSE DESIGN

Beauty π Cloud White sostiene un concetto di cura della pelle delicato, profondo, organico, trasparente e minimalista. Per questo i designer del nuovo salone di bellezza, situato a Beijing, affrontano la sfida di stabilire una brand identity memorabile, perseguendo un equilibrio visivo tra i concetti di “natura organica” e di “professionalità scientifica”.

Attualmente, la maggior parte dei saloni di bellezza sono dominati da colori neutri come beige, legno e bianco e nero. Pertanto, Isense ha deciso di utilizzare coraggiosamente la materia cromatica dalla facciata esterna fino ai piccoli spazi interni. Il verde, in una versione brillante, si presenta da subito come il colore del marchio, mentre l’azzurro è ampiamente utilizzato nelle aree pubbliche interne come elemento ausiliario, per bilanciare il verde e per ottenere una sensazione naturale, rinfrescante e tranquilla, ma anche come strumento di zoning interno.

 

The “beauty” of cold tones – Beauty π Cloud White advocates a delicate, deep, organic, transparent and minimalist skincare concept. For this reason, the designers of the new beauty salon, located in Beijing, face the challenge of establishing a memorable brand identity, pursuing a visual balance between the concepts of “organic nature” and “scientific professionalism”.

Currently, most beauty salons are dominated by neutral colors such as beige, wood and black and white. Therefore, Isense decided to courageously use the color material from the external facade to the small internal spaces. Green, in a bright version, immediately presents itself as the color of the brand, while light blue is widely used in internal public areas as an auxiliary element, to balance the green and to obtain a natural, refreshing and tranquil sensation, but also as an internal zoning tool.

ASTRATTAMENTE ALCOOLICO

GRAPHICS | SUNDAYS

Lo studio Wiltshire Creative™ ci racconta una storia completamente nuova sull’immagine delle bottiglie di gin. Packaging delle bottiglie di Sundays Distilling, marchio australiano, sono il frutto di un approccio giocoso al packaging degli spirits: colori vivaci, illustrazioni geometriche e un semplice carattere sans-serif.

Nel 2020 i titolari del Sundays Gin erano alla ricerca di un’identità visiva che fosse audace, divertente e sofisticata. Su questa base nasce un look giocoso ma sicuro allo stesso tempo.

Le due prerogative principali della squadra erano quelle di esplicitare la peculiarità degli aromi e di codificare un senso di convivialità.

A livello strettamente grafico, la matrice figurativa delle etichette è l’astrattismo geometrico, che consente varie declinazioni cromatiche in base ai singoli gusti. I colori dell’etichetta fanno match con quello del liquido interno, dato che la bottiglia è completamente trasparente.

 

Abstractly alcoholic – Wiltshire Creative™ studio tells us a completely new story about the image of gin bottles. Packaging of Sundays Distilling bottles are the result of a playful approach to spirits packaging: bright colors, geometric illustrations and a simple sans-serif font.

In 2020 the owners of Sundays Gin, australian brand, were looking for a visual identity that was bold, fun and sophisticated. On this basis a playful but confident look is born.

The two main prerogatives of the team were to explain the peculiarity of the aromas and to codify a sense of conviviality.

On a strictly graphic level, the figurative matrix of the labels is geometric abstraction, which allows various chromatic declinations based on individual tastes. The colors of the label match that of the liquid inside, given that the bottle is completely transparent.